Tra le
sostanze additive aggiunte agli alimenti, gli aromi sono più pericolosi di
quanto non si creda. Leggendo l’etichetta dei prodotti si può notare come la stragrande
maggioranza di queste riporti la scritta “aromi”. Tuttavia molti non sanno che
dietro a quelle cinque lettere si nasconde un mondo di circa diecimila sostanze,
di cui solo tremila non sono state ritenute tossiche e quindi ufficialmente approvate
dall’EFSA ( l’autorità europea per la sicurezza alimentare). Nonostante siano
stati lanciati diversi programmi per istituire sistemi di sorveglianza del
contenuto degli alimenti ( come ad esempio il programma FACET lanciato dal 2008
al 2012 - http://www.ucd.ie/facet/ )
oggi vi è ancora molta confusione a riguardo.
L’etichetta,
che dovrebbe essere una sorta di strumento di sicurezza e garanzia, spesso non riporta con esattezza le specifiche
di un alimento e le caratteristiche delle sostanze aggiunte. Questo anche a
causa della superficialità di certe norme, che consentono eccessiva libertà
alle aziende produttrici. La FDA (Food and Drug Administration) infatti non
richiede di rendere noti gli ingredienti degli additivi finchè le sostanze
chimiche sono considerate come GRAS (Generally Regarded as Safe ). Questo di
conseguenza permette alle aziende di mantenere assoluta segretezza riguardo le
formule chimiche dei loro prodotti, nascondendo anche il fatto che spesso un
aroma specifico può essere composto da centinaia di aromi differenti ( molecole
fra cui si distingue sempre quella caratteristica, definita “target”).
Dunque l’unica
informazione reperibile dalle etichette è l’origine delle sostanze: se sono naturali
questo viene precisato, altrimenti compare esclusivamente la scritta “aromi” (
indicando quindi la presenza di sostanze di sintesi, artificiali o
natural-identici).
Nonostante
molti consumatori si rassicurano nel leggere la parola “naturale” tra gli
ingredienti di un cibo (credendolo apparentemente più sano) la distinzione, in
termini di sicurezza, tra aromi artificiali e naturali può dipendere da come
l'aroma viene preparato.
Questo perché,
in base alle condizioni della pianta, l’aroma di origine naturale può
presentare sostanze tossiche, oltre che i residui dei solventi usati per
estrarli e diluirli ( inoltre esistono sostanze con un’elevate tossicità, quali
menta e cannella).
Dunque
secondo alcuni esperti del settore, non è solo l’origine di una sostanza a
conferirle determinate proprietà, ma soprattutto la sua struttura tridimensionale, che
le consente di interagire col nostro organismo.
Detto ciò a
determinare la tossicità di tali sostanze sono principalmente le dosi, in
particolare se si parla di alimentazione nella prima infanzia ( i bambini
raggiungono più facilmente le quantità che creano un rischio per la salute) .
Fonti:
http://www.efsa.europa.eu/it
https://www.fda.gov/
http://www.ilfattoalimentare.it
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